Il Tonno Rosso del Mediterraneo
Thunnus thynnus
ll Thunnus thynnus (tonno rosso) è una delle specie più pregiate del Mediterraneo e la sua carne è molto ricercata. Un tempo era considerato il re del Mediterraneo, uno dei predatori al vertice della catena alimentare dei nostri mari, nonché preda più ambita per i pescatori d’altura.
Si caratterizza per il colore blu-nerastro sulle parti superiori (ecco sono noti anche con il nome Bluefin Tuna), grigiastro con macchie argentee sulle laterali, biancastro sulla regione inferiore. Le loro carni, dalle elevate caratteristiche nutritive, sono invece rosse per via del sistema dei vasi sanguigni particolarmente sviluppati nella pelle e nei muscoli laterali del tronco. Frequentano soprattutto le acque al largo e si avvicinano alle coste solo in determinati periodi, come avviene ad esempio durante la riproduzione. La temperatura elevata delle acque del Mediterraneo infatti sviluppa le ghiandole sessuali degli animali che, proprio in questo ambiente, durante il periodo estivo, depositano le loro uova.
Il tonno rosso può raggiungere dimensioni imponenti, superando i tre metri di lunghezza e i sei quintali di peso. Rispetto al corpo – fusiforme e molto robusto – la testa è grande e gli occhi piccoli, mentre il dorso scuro contrasta con la parte ventrale di color argento. Al di là della stazza, il tonno rosso o pinna blu (Thunnus thynnus) è un animale piuttosto sensibile, che mal sopporta l’inquinamento e le variazioni di salinità dell’acqua. Anche il ciclo riproduttivo risulta abbastanza delicato, con il raggiungimento della maturità sessuale che avviene solo dopo il terzo anno di età, quando gli esemplari sfiorano il metro di lunghezza e i 15 chili di peso.
È particolarmente apprezzato dagli chef di tutto il mondo e in particolare in Giappone dove, ogni anno, si consumano all’incirca tre quarti di tutto il pescato mondiale di questa specie, purtroppo in via di estinzione.
Le TONNARE
Le tonnare rappresentano per la nostra isola un pezzo di storia e di autentica tradizione marinara dove si racconta la vita e la cultura siciliana divisa tra mare e terra. Nel passato, sono state di grandissima importanza per lo sviluppo dell’economia dell’isola soprattutto grazie alla famiglia Florio che arrivò a possedere decine di tonnare siciliane. Oggi, la pesca del tonno rosso, pur attraversando una grave crisi dovuta all’introduzione delle “quote tonno” e alla generale diminuzione della possibilità di pesca, costituisce ancora un patrimonio culturale sia immateriale che materiale per il nostro territorio. Con la nuova politica europea della pesca (Reg. 1380/2013) e il fondo europeo sono state introdotte politiche di sviluppo, incentivazione e valorizzazione delle località marinare privilegiando quindi i territori, intesi come l’insieme omogeneo del mare, della costa e della terraferma, come un unicum non solo paesaggistico e architettonico, ma soprattutto antropologico.
